La torre di Montegualtieri sorge sulla sommità di un rilievo collinare lungo il fianco settentrionale della Valle del Vomano. Il poggio sporge con le caratteristiche di un promontorio, a 260 m s.l.m., su un’ansa del fiume, e accoglie questa rocca che è nota e caratteristica per la sua forma che si eleva da una pianta triangolare dominando il piccolo borgo sottostante a pianta ovoidale.

Questo fortilizio, insieme a Castelbasso, Castellalto e Morro d’Oro, era parte integrante della rete di comunicazioni ottiche per la difesa del territorio e garantiva un valido ed efficace sistema di controllo. Servì essenzialmente come postazione di avvistamento e di collegamento nel sistema difensivo.

La torre di Montegualtieri, dalla sua posizione strategica, scorge un ampio panorama che spazia dalla costa adriatica alla catena montuosa del Gran Sasso. Lungo la vallata dominata dalla costruzione passavano la Salaria Caecilia e la strada che univa le città di Ascoli Piceno, Teramo e Penne, considerate tra le più vetuste e importanti vie di comunicazione dell’Abruzzo.

Architettura

cermignano05

La torre, alta circa 18 m, si erige solida, snella e austera da una pianta triangolare. La scelta della base fu determinata dall’economizzare la realizzazione di una quarta parete, qualora si fosse adottata una più consueta pianta quadrangolare, considerando che era sufficiente, con soli tre lati, elevarsi per le funzioni di avvistamento utili al cammino di ronda da cui strategicamente si controllava il territorio.

La forma triangolare fa di questa costruzione un esempio raro di torre. In tutto l’Abruzzo, con le stesse caratteristiche stilistiche se ne annovera soltanto un’altra a Bussi sul Tirino: la torre di Sutrium.

La muratura del manufatto è costituita da pietra di cava, arenaria locale, lavorata fino a ottenere la forma piatta di mattoni regolari. Gli stessi sono stati impiegati anche per realizzare la cortina muraria del recinto esterno nella quale si notano, tuttavia, inclusi alcuni rifacimenti di pietrisco irregolare e ciottoli. La fortificazione si allunga dal terrapieno consolidato dal muro contro terra a scarpa ed ha una parete rivolta verso il borgo, mentre uno spigolo e le altre due facce sono rivolte verso il corso del fiume Vomano e la vallata. Dalla base della torre, anch’essa scarpata, di cui ogni lato misura circa 10 metri, le falde rientranti s’interrompono a circa sei, sette metri di altezza.

La fortificazione si mostra semplice e rastremata verso l’alto. Le sue pareti sono aperte da un solo ingresso, a nord, cui si accede mediante una scala esterna. Sulle tre facce vi sono piccole finestre a bocca di lupo che misurano 20 x 80 cm e feritoie di 20 x 60 cm.

La parte terminale si allarga con i piombatoi degli arcieri sormontati dal parapetto di protezione e ogni lato termina con quattro merli di gusto ghibellino a coda di rondine.